Come si calcola lo spread su un mutuo?

Cosa sono lo spread, il tasso di interesse e il tasso di riferimento? Lo spread, in gergo economico, fa riferimento alla differenza, che possa essere sia tra mutui che tra titoli azionari o di Stato.
Lo spread sui mutui viene calcolato tramite la differenza tra tasso finito e tasso di riferimento. Cioè, un metodo utilizzato per calcolarlo, è quello di aggiungere al tasso di riferimento lo spread.
Cosa è il tasso di riferimento?
Esistono diversi tassi di interesse necessari a regolare le operazioni finanziarie sul mercato. Anzitutto il tasso di interesse cosa è?
Facciamo un esempio: un individuo A, ha bisogno di una somma di denaro, pari a 100 euro, in prestito dall’individuo B. Alla scadenza pattuita e decisa da B, A dovrà restituire i 100 euro più l’interesse, ovvero una somma aggiuntiva, che rappresenta il costo dovuto per avere avuto la possibilità di usufruire del denaro.
Il tasso di interesse rappresenta il valore, in termini percentuali, dell’interesse applicato all’investimento.
Tornando a noi, il tasso di riferimento, è il tasso di interesse espletato dalla BCE per regolare le transazioni con gli altri emittenti bancari.
Ed è il tasso di interesse principale, che influenza gli altri tassi di interesse. Esistono anche altri tassi di interesse, cioè il tasso interbancario, per regolare le transazioni tra gli emittenti bancari.
Però va fatta un altra distinzione, introducendo altri tassi di interesse: EURIRS (EURO INTEREST RATE SWAP) il tasso di interesse medio al quale gli istituti bancari europei stipulano swap, l’EURIBOR (EURO INTER BANK OFFERED RATE) tasso di interesse medio per regolare transazioni tra banche europee e infine il LIBOR(LONDON INTER BANK OVERNIGHT RATE) è un tasso internazionale per prestiti a brevissimo termine tra banche. Il tasso di riferimento è anche detto “costo del denaro”, che le banche devono sostenere per ricevere denaro dalla BCE, e nessun istituto bancario può influenzarne il valore.
Invece gli altri tassi di interesse (EURIRS, EURIBOR, etc..) il valore si ottiene facendo la media degli scambi che intercorrono tra gli istituti bancari. Lo spread sui mutui viene deciso dalla banca, ed erogato sottoforma di compenso per i mutuatari.
Le banche come finanziano la connessione di prestiti o mutui? Tutto ciò che i correntisti (coloro i quali decidono di aprire un conto corrente), depositano in banca, non rimane in depositi (o riserve BCE), ma in grossa parte viene reinvestito e una piccolissima parte (2% coeff.riserva obbligatoria) viene detenuto in depositi.
Quindi la restante parte, viene reinvestita in titoli o utilizzata per la concessione di prestiti, cosi da “moltiplicare” la quantità di denaro a disposizione per la banca.
Calcolo dello spread di un mutuo?
Quindi, fatte le dovute premesse, e date le corrette definizioni, passiamo alla descrizione del procedimento logico attraverso cui si giunge all’ammontare dello spread sui mutui. Molto semplice..
Cioè è la differenza tra il tasso finito(tasso scelto dalla banca in funzione del tasso di riferimento, e il tasso di riferimento (euribor, eurirs, etc…) Se quindi la banca dovesse fissare un tasso finito dell’8%, e il tasso di riferimento è pari al 2%, allora lo spread sarà uguale a 6%.
lo spread viene deciso autonomamente dalla banca, mentre il tasso di riferimento è oggettivo e unico nel mercato. Rendiamo il concetto ancora più semplice? Il tasso di riferimento è sancito al livello europeo (o internazionale a seconda del tasso), ed è unico per tutti.
Ovviamente, sulla concessione dei mutui, le banche commerciali (diverse dalla banca Centrale, rappresentano un pò la cinghia che collega la banca Centrale, a tutti gli agenti economici) applicano un tasso aggiuntivo (lo spread) che rappresenta il loro guadagno, la loro percentuale o commissione che dir si voglia, perché ovviamente quanto ricavato dal tasso di riferimento, è trasferito alla BCE.
Conseguenze aumento spread (titoli), sui mutui
Se lo spread sui titoli dovesse aumentare, allora questo potrebbe avere conseguenze dirette sullo spread tra i mutui, imposto dalle banche commerciali. E cioè, a causa di un aumento dello spread sui titoli, si avrebbe come effetto di primo ordine, una diminuzione del patrimonio di cui dispongono le banche.
Di conseguenza, potrebbero aumentare lo spread sui mutui, e quindi quel valore aggiuntivo rispetto al tasso di riferimento, che rappresenti il proprio guadagno sulla concessione di mutuo. Storicamente, le banche commerciali, hanno reagito a un aumento dello spread sui titoli, ad un aumento autonomo dello spread sui mutui concessi da loro stesse.
Per rendere ancora più chiaro il concetto, possiamo dire inoltre che, lo spread sui mutui, imposto dalle banche commerciali, è come se fosse una copertura del rischio assunto dalle banche commerciali.
Difatti nella concessione di mutui, e di prestiti in generale, le banche vanno incontro al rischio di insolvenza del debitore, e quindi che il mutuatario, colui il quale richiede il mutuo, non sia in grado di restituire la somma ricevuta.
E per il mutuatario, di contro, rappresenta il costo necessario per poter usufruire della somma di denaro richiesta.